In questa sezione abbiamo voluto inserire una semplice guida per imparare una bellissima lingua africana: il KISWAHILI.
Naturalmente non ci è possibile scrivere tutta la grammatica, ma comunque speriamo che queste lezioni risultino utili e sono un altro tassello del puzzle che ci permette di condividere le nostre esperienze con gli altri.
Fonte dati: http://www.iuo.it

INTRODUZIONE

La lingua swahili, o, per meglio dire, il kiswahili, è una delle dodici lingue più importanti del mondo, parlata da 40 o 50 milioni di persone. E' parlata difatti sulla costa dell'Africa Orientale dalla Somalia fin quasi al Mozambico e si estende all'interno fino allo Zaire. E' lingua ufficiale in Kenya, Tanzania e Uganda; è lingua nazionale in Kenya e Tanzania. E' altresì una delle 4 lingue africane utilizzate nell'apparato amministrativo, nei mass media, etc. dello Zaire. Il kiswahili è lingua franca in Africa Orientale; è quindi lingua madre per le popolazioni dell'area culturale swahili, ma è seconda o terza lingua per le altre. In Tanzania è il mezzo di istruzione preuniversitario.

Il kiswahili nacque intorno a 15 secoli fa come lingua di comunicazione fra gli abitanti della costa orientale africana e i mercanti di origine araba. Il termine swahili viene dalla parola araba sahil che significa 'costa'. I Waswahili sono difatti gli abitanti della costa e il kiswahili è la lingua parlata dai Waswahili .

Il termine swahili ha una connotazione culturale più che etnica o nazionale. Possiamo cioè parlare di una area culturale swahili, ossia l'area costiera dell'Africa orientale a cultura afro-islamica, ma non di un 'popolo' swahili nel senso etnico del termine. I primi documenti scritti risalgono ad un periodo compreso tra la fine del '600 e gli inizi '700 ed erano scritti in caratteri arabi. Durante il periodo della colonizzazione tedesca si ebbe il passaggio dai caratteri arabi a quelli latini. Questo cambiamento fu molto significativo perché con il cambiamento dei caratteri di scrittura si determinò anche un mutamento delle fonti a cui far riferimento. Difatti, mentre gli scritti in caratteri arabi mostrano chiaramente l'influenza del modello di ispirazione originario, ossia la poesia religiosa islamica, i primi scritti in caratteri latini ripetono i modelli culturali e religiosi occidentali.

Un considerevole incentivo allo sviluppo della lingua venne da atti amministrativi delle due potenze coloniali, Germania e Inghilterra, che hanno incoraggiato lo sviluppo del kiswahili promuovendolo come principale lingua di comunicazione. Nel 1930 l 'East African Swahili Committee, nel tentativo di standardizzare il kiswahili, impose il dialetto di Zanzibar, il kiunguja, come base per il kiswahili standard. Vi sono tuttavia diversi altri dialetti tuttora usati nella originale area costiera swahili.

 


LEZIONE N°1

CENNI DI ORTOGRAFIA E PRONUNCIA 

ch come la c in cima ( chumvi - sale);
dh come th nell'inglese the ( dhambi - peccato);
g come g in gaio ( giza - buio);
gh come g aspirata ( ghali - costoso);
h è sempre aspirata( hatari - pericolo);
j come g in gerla ( jana - ieri);
k come c in cono ( kitabu - libro);
ng' come n velare nell'inglese ringing ( ng'ombe - bue);
ny come gn in gnomo ( nyoka - serpente);
s sempre come s in siepe ( sisi - noi);
sh come sc in scena ( shule - scuola);
th come th nell'inglese thing ( thelathini - trenta);
w come u in uova ( watoto - bambini);
y come i in iena ( yeye - egli);
z come s in rosa ( lazima - obbligo)

Non vi sono consonanti doppie (tranne nne - quattro) né dittonghi. Le vocali doppie vanno pronunciate distinte (es.: -za-a - generare).

L'accento tonico cade sulla penultima sillaba, tranne che in alcune parole di origine araba ( làzima - obbligo), e non viene segnato dall'ortografia ufficiale. Anche le parole monosillabiche sono piane ( mtu - uomo; nchi - paese).

FORME DI SALUTO

Il saluto più usato è: Jambo! = Salve! e la risposta è: Jambo!
La forma completa del saluto e' Hujambo? (lett. " Non hai problemi? Non hai niente? ") e la risposta è: Sijambo! (lett. " Non ho problemi! Va tutto bene! ")

Queste parole differiscono solo nella parte (morfema) iniziale.
hu- è la forma negativa della seconda persona singolare del verbo: tu non ...
si- è la forma negativa della prima persona singolare del verbo: io non ...
jambo ( mambo al plurale), però, non è un verbo, anche se nelle formule di saluto si comporta come tale.

Habari? = Come stai? (lett. “ Notizie? ”) la risposta è: Nzuri! = Bene!
Tra i giovani è molto usato Mambo? = Come va? e la risposta è: Poa! oppure Safi! = Tutto ok!
Ad un anziano, ma anche ad un superiore, oppure a chiunque si voglia mostrare rispetto si dice: Shikamoo! (Lett. " Prendo i tuoi piedi! ", simile a " Bacio le mani! ") a cui è buona educazione rispondere con Marahaba! o Marhaba! (Lett. " Benvenuto! ")

Generalmente questi saluti sono accompagnati da titoli di cortesia. I più usati sono:
Bwana (Abbr. Bw. ) = Signore , ma nei saluti spesso non ha il grado di formalità a cui siamo abituati noi. Si usa anche fra amici, e può usarlo anche una madre rivolta al figlio.
Bibi (Abbr. Bi. ) = Signora , ma e' un titolo spesso accompagnato dal nome proprio, come in: Bwana na Bibi Moyokonde. Il Signore e la Signora Moyokonde.
Mzee = Vecchio , anziano (di solito riferito ad un uomo anziano o come forma di rispetto. Si può usare anche con le donne, ma in questo caso e' preferibile usare Mama ).

Altro titolo molto diffuso in Tanzania e' Ndugu (Abbr. Nd. ) che significa “ fratello, sorella”.

Il paradigma dello pseudo-verbo jambo é:
sijambo      (Io) Non ho problemi
hujambo
     (Tu) Non hai problemi
hajambo
    (Egli, ella) Non ha problemi
hatujambo    (Noi) Non abbiamo problemi
hamjambo
    (Voi) Non avete problemi
hawajambo
  (Essi, esse) Non hanno problemi

I saluti in kiswahili sono molto importanti. In una conversazione c'é sempre un lungo preliminare dedicato ai saluti: dopo le formule rituali ci si informa della salute dei vari familiari, del lavoro, dello studio, di come sono si sono trascorsi i giorni passati, ecc., con:

habari za ... ? ("( Che ) novità ( vi sono a proposito ) di ... ? ") seguito, secondo i casi, da una delle seguenti parole:
asubuhi = mattina
mchana
  = giorno
jioni
   = sera
usiku
   = notte
nyumbani
= lett. " a/in casa "
siku nyingi
= lett. " molti giorni "
watoto
= figli (singolare: mtoto )
safari
= viaggio
kazi
  = lavoro
A questo saluto si risponde sempre con:
Nzuri
= bene oppure Njema = bene

 


LEZIONE N°2

MORFOLOGIA

Il kiswahili, pur avendo molte parole arabe nel lessico, ha conservato una struttura grammaticale tipicamente bantu.
La struttura della frase è del tipo SVO (soggetto - verbo - oggetto); tutte le espansioni (aggettivi, specificazioni, attributi, etc.) seguono il nucleo. Le modifiche per effettuare l'accordo tra il nome e gli altri elementi ad esso collegati avvengono all'inizio e non in fine di parola, come accade invece per l'italiano. E' importante quindi essere in grado di distinguere in una parola swahili, la parte morfologica (ossia gli elementi che concorrono ad attuare l'accordo tra le parole di una frase) e la parte della parola che ha il contenuto semantico, la cosiddetta radice o base. Dovremo difatti essere in grado di isolare i morfemi dalla base per poter cercare quest'ultima nel dizionario.

Il sistema delle classi

L'accordo è retto dal nome ed avviene per numero (singolare e plurale) e per classi (1-11, 14, 15, 16, 17, 18). Il kiswahili difatti non distingue tra generi maschile e femminile ma tra varie classi. Ogni sostantivo swahili fa capo ad una classe. Ogni classe raggruppa quindi dei sostantivi che, spesso ma non sempre, hanno un qualche tratto semantico in comune. Convenzionalmente le classi sono identificate da numeri; i numeri dispari indicano i singolari, i numeri pari indicano i plurali (ad eccezione delle classi 14-18). A volte si usano i morfemi iniziali del sing. e del pl.; nella nostra esposizione adotteremo spesso il sistema dei morfemi iniziali e non dei numeri in quanto questo sistema ci sembra più adatto a dare indicazioni immediate sul tipo di accordi da effettuare.

Le classi avevano inizialmente un contenuto semantico che è ancora visibile. Diamo qui di seguito un' idea del contenuto semantico delle classi.

Alla classe 1/2 (o cl. m/wa ) appartengono i nomi di esseri animati (uomini e animali); es.: mtu/watu uomo/uomini.

Alla classe 3/4 ( o cl. m/mi ) appartengono nomi di vegetali e anche sostantivi (formati da radici verbali) che esprimono una azione; es.: mti/miti albero/alberi.

Alla classe 5/6 (o cl. ji/ma ) appartengono nomi di frutta ( chungwa/machungwa arancia/e), parti del corpo ( jicho/macho occhio/occhi), accrescitivi. La gran parte di questi nomi al sing. non hanno prefisso ( jina/majina nome/i); a volte sono usati solo al pl. ( maji acqua).

Alla classe 7/8 (o cl. ki/vi ) appartengono nomi che indicano oggetti inanimati ( kitu/vitu cosa/e), diminutivi ( kilima collina, da: mlima monte).

Alla classe 9/10 (o cl. n/n ) appartengono i nomi invariabili, cioè che hanno la stessa forma per il pl. e per il sing. ( nyumba/nyumba casa/e) e molti termini stranieri (ar. habari/habari notizia/e); vi appartengono anche nomi che hanno contenuto semantico animato.

Alla classe 11 appartengono i nomi astratti, che non hanno plurale. (es.: uzuri bellezza). Vi appartengono inoltre dei nomi (in genere di oggetti lunghi e sottili) che fanno il pl. in cl. 10, ossia perdono la u- iniziale (unywele/nywele -capello/i).

La classe 15 comprende gli infiniti che, quando hanno funzione di sostantivi, reggono l'accordo come qualsiasi altro nome ( kusoma ni kuzuri - leggere è bello).

Le classi 16, 17, 18 sono dette classi locative. Alla cl. 16 appartiene un solo sostantivo pahali (posto), luogo (con le varianti pahala , mahali). Vi appartengono i sostantivi che prendono il suffisso locativo -ni.

La classe 16 indica un luogo vasto, la classe 17 un luogo alquanto indeterminato, la classe 18 un luogo piccolo e ben determinato.

L'accordo tramite le classi

Ogni nome quindi è composto da un prefisso, che chiameremo CN (classificatore nominale) e da una base NI (nominale indipendente). Il prefisso di un NI, ossia il CN, determina i prefissi da usare con le altre basi a lui collegate, ossia aggettivi, pronomi e verbi. Nella frase che segue si possono notare le concordanze tra elementi dipendenti e non:

yule mwalimu mdogo anampenda mwanafunzi wake

yu -le

mw -alimu

m -dogo

a -na- m -penda

mw -anafunzi

w -ake

CP-dim

CN-NI

CA-ND

CS-MV-CO-V

CN-NI

CP-poss

quel

maestro

piccolo

ama

scolaro

suo

wale walimu wadogo wanawapenda wanafunzi wake

wa -le

w -alimu

wa -dogo

wa -na- m -penda

w -anafunzi

w -ake

CP-dim

CN-NI

CA-ND

CS-MV-CO-V

CN-NI

CP-poss

quei

maestri

piccoli

amano

scolari

suoi

Possiamo individuare cinque categorie morfologiche principali; nome ( jina o nomino ), aggettivo ( sifa o kivumishi ), verbo ( kitenzi ), pronome ( kiwakilishi ), invariabile ( lisonyambulika ).

Abbreviazioni
CA concordi aggettivali

CN concorde nominale
CO concorde oggettivo
CP concorde pronominale
CR concorde relativo
CS concorde soggettivo
dim dimostrativo
MV modificatore verbale
ND nominale dipendente
NI nominale indipendente
poss possessivo 

 


LEZIONE N°3

NOMI

Il nome è composto da un prefisso, o concorde, nominale (CN) e da una base ( mnyama : m-nyama ; CN1-NI). Il plurale si forma cambiando il CN con il CN plurale corrispondente ( wanyama ; wa-nyama ; CN2-NI). Non vi è distinzione di generi, ma solo di classe. Il prefisso del sing. (e quello del pl.) permettono di individuare la classe di appartenenza del nome.

CLASSE

SINGOLARE/PLURALE

1/2

m-, mu-, mw-/wa-, w-

3/4

m-, mu-, mw-/mi-

5/6

-, j-, ji-/ma-, m-

7/8

ki-, ch-/vi-, vy-

9/10

-, n-, ny-, m-, etc./-, n-, ny-, m-, etc.

11/10

w-, u-/n-

12/13

ka-/tu-

15

ku- kw-

Il diminutivo e l'accrescitivo si formano modificando il CN. Per il diminutivo si premette il CN di classe7 ki- ( mtoto - bambino; kitoto bambino piccolo; kijitoto bambino piccolissimo). L'accrescitivo si forma sostituendo al CN il CN di classe 5 ji- ( mtu uomo; jitu - grosso uomo; jijitu - omaccione).

E' possibile aggiungere ad un nome (tranne quelli personali e di luogo) il suffisso locativo -ni, per indicare uno stato o un moto a luogo ( shule - scuola; shuleni - nella scuola). I nomi così modificati non appartengono più alla classe originaria ma ad una delle classi locative (classi 16, 17, 18); tutti gli accordi relativi a quel nome vengono quindi effettuati con i concordi richiesti dalle classi locative.

mji ule quella città; mjini pale in quella città
chumba kile quella stanza; chumbani mule in quella stanza
sanduku ile quella scatola; sandukuni mle in quella scatola

i-le sanduku y-ako i-ko kabatini
quella scatola tua è nell'armadio  

sanduku-ni m-le m-na kalamu yangu
(in scatola quella c'è penna mia)

in quella scatola c'è la mia penna 

 


LEZIONE N°4

AGGETTIVI

Gli aggettivi (o ND - nominali dipendenti) swahili precedono sempre il nome al quale si riferiscono. Quelli di origine bantu (che sono pochi) si accordano col nome tramite un prefisso che chiameremo CA (concorde aggettivale), che é praticamente uguale ai CN; quelli di origine araba sono invariabili. Ecco alcuni aggettivi bantu:
-baya cattivo
-chache
poco

-dogo piccolo
-ekundu
rosso

-ema buono
-eupe
bianco

-eusi nero
-fupi
corto

-kubwa grande
-pya
nuovo

-refu alto
-zima
intero, sano

-zuri bello, buono
mtoto mzuri bambino buono
kiti kidogo sedia piccola
miti mikubwa alberi grandi

I CA, quando usati davanti ad aggettivi che iniziano per vocale, subiscono delle modifiche. Ecco come si comporta in particolare il CA di cl. 9/10 n- :
n + d, g, j, n nd, ng, ny, nn
n + r, l nd
n + b, v mb, mv
n + w mb
n + ch, f, k, p, s, sh, t, m, n l'agg. resta invariato
n + vocale ny + vocale
nyumba ndogo ( n + -dogo ) casa piccola

nyumba ndefu ( n + -refu ) casa lunga
nyumba mbovu ( n + -bovu ) casa brutta
nyumba mbili ( n + -wili ) due case
nyumba chache ( n + -chache ) poche case
nyumba nyekundu ( n + -ekundu ) casa rossa

Fanno eccezione l'aggettivo -ema , che in Cl. 9 fa njema , e l'aggettivo -pya , che dovrebbe rimanere senza CA e invece, essendo monosillabico, prende il prefisso m- . Vi sono poi gli aggettivi di origine araba che sono invariabili e non richiedono quindi nessun accordo.
hodari forte
jahili
crudele

jasiri ardito
kabidhi
avaro

mtoto hodari bambino bravo
watoto hodari bambini bravi

NUMERALI

Anche tra i numerali abbiamo quelli di origine bantu, che effettuano l'accordo, e quelli di origine araba, che sono invariabili. Fa eccezine kumi (dieci), che è l'unico numerale bantu invariabile. Ecco i numeri cardinali:
-moja uno
-wili due
-tatu tre
-nne quattro
-tano cinque
-sita
sei

saba sette
-nane otto
tisa nove
kumi dieci

 I termini per indicare zero, le decine, cento, mille sono arabi:
sifuri zero
ishirini venti
thelathini trenta
arobaini quaranta
hamsini cinquanta
sitini
sessanta

sabini settanta
themanini ottanta
tisini novanta
mia cento
elfu
mille

laki - centomila - è di origine indiana
milioni -milione- è un prestito dall'inglese.

Gli aggettivi che iniziano per vocale, per es.:
-ingi molto
-ingine
altro
-ingine-o
simile

prendono i CA prevocalici. -ingine-o prende i CA all'inizio e i concordi relativi (CR) alla fine:
watu wengi molti uomini
vitabu vingine altri libri
vitu vinginezo altre cose di questo genere 

Con il termine 'pronominali' si intende in swahili una categoria di elementi che include, tra altri, anche i dimostrativi, possessivi, indefiniti, interrogativi, etc.. Non vi è distinzione di forma tra aggettivi e pronomi dimostrativi, possessivi, etc. Tutti i pronomali swahili, tranne i pronomi personali che sono indipendenti, vanno accordati col nome. L'accordo avviene con una serie di prefissi (e/o suffissi) detti concordi pronominali (CP), che illustreremo di volta in volta.

-a
Il connettivo -a traduce l'italiano 'di'. Si forma premettendo gli stessi CP usati per i possessivi, ossia i P1:

mwalimu wa Sadiki il maestro di Sadiki
kitabu cha mtoto
il libro del bambino

Si trovano quasi sempre in forma isolata, a volte suffissati a nomi di persona indicante parentela o relazione. Si accordano alla classe del possessore tramite i concordi personali prevocalici (P1).
-angu mio
-ako tuo
-ake suo
-etu nostro
-enu vostro
-ao loro
kitabu changu il mio libro
macho yake i suoi occhi
Questi sono invece alcuni esempi di possessivi contratti.
mamangu mia madre
mamako tua madre
mamake
sua madre

babangu mio padre
babako
tuo padre
babake
suo padre

mkeo tua moglie
mkewe
sua moglie
mumeo
tuo marito
mumewe
suo marito

L'accordo dei possessivi con i nomi di persona nelle classi non personali: vi sono nomi di persona che non appartengono alla classe 1/2 ma alla classe 9/10; per es.: baba (padre), rafiki (amico), tabibu (medico), etc. Gli aggettivi, i verbi e i pronomi che si riferiscono a questi nomi non prendono i prefissi della classe 9/10 ma quelli della cl. 1/2. Fanno eccezione i possessivi: quelli che si riferiscono a nomi di persona prendono i concordi pronominali della classe 9/10; quelli che si riferiscono ad animali prendono i concordi di cl. 1 al sing e della cl. 10 al pl.
rafiki yangu il mio amico
rafiki zangu i miei amici
ndege wangu il mio uccello
ndege zangu i miei uccelli

Vi sono tre tipi di dimostrativi:
-le indica distanza e si forma premettendo i P2;
h- indica prossimità e si forma aggiungendo i P2 e inserendo tra la h- e i P2 la vocale del P2;
h-o indica qualcosa di già menzionato e si forma modificando la vocale finale di h- in -o.
I dimostrativi seguono quasi sempre il nome; quando lo precedono hanno valore di articolo determinativo.

mtu yule (uomo quello) quell'uomo
mtu huyu
(uomo questo) quest'uomo
mtu huyo
(uomo suddetto) l'uomo suddetto

-ote, -o-ote
Prendono i CP prevocalici. ossia i P3. -ote al sing. indica la completezza (tutto) e al pl. la totalità (tutti).

nyumba yote tutta la casa
nyumba zote tutte le case
-o-ote vuol dire 'chiunque, qualsiasi'; dopo una negazione si traduce con 'nessuno':
ninataka kitabu cho chote voglio un libro qualsiasi
sitaki kitabu cho chote non voglio nessun libro

-enye, -enyewe
Prendono i P5, eccetto che nella cl. 1, dove usano i CA.

-enye indica uno stato o una condizione (che possiede, che ha, avente), -enyewe è un rafforzativo che indica 'stesso, medesimo'.
mtu mwenye mali un ricco, un possidente
maji yenye moto acqua calda
mimi mwenyewe io stesso
miti yenyewe le piante stesse

Interrogativi

Prendono anch'essi i CP, della serie P2.
-pi? quale?
-ngapi? quanto?
mtu yupi? quale uomo?
vitabu vingapi? quanti libri?
Vi sono anche interrogativi invariabili:
nani? chi?
nini?
cosa?
gani?
quale?
wapi?
dove?
lini?
quando?

mtoto huyu nani? chi è questo bambino?
unataka nini? cosa vuoi?
kitabu gani? quale libro?
amekwenda wapi? dove è andato?
atakuja lini? quando verrà?  

Isolati

mimi io
wewe tu
yeye egli
sisi noi
ninyi
voi

wao essi
Possono ricorrere anche in forme composte con:
na- e
nami
ed io

nd- è proprio
ndimi
sono proprio io che

si- non è proprio
siye
non è lui che

Pronomi personali soggetto, pronomi oggetto e pronomi relativi. Sono resi con i concordi soggettivi (CS), oggettivi (CO) e relativi (CR) e concorrono a formare il verbo.

Classi

CS

CO

CR

Classi 1/2 1a.

ni-/tu-

-ni-/-tu-

-ye-/-o-

Classi 1/2 2.a

u-/m-

-ku-/-wa-

-eni -ye-/-o-

Classi 1/2 3.a

a-/wa-

-m-/-wa-

-ye-/-o-

Classi 3/4

u-/i-

-u-/-i-

-o-/-yo-

Classi 5/6

li-/ya-

-li-/-ya

-lo-/-yo -

Classi 7/8

ki-/vi-

-ki-/-vi

-cho-/-vyo-

Classi 9/10

i-/zi-

-i-/-zi-

-yo-/-zo-

Classi 11/10

u-/zi-

-u-/-zi-

-o-/-zo-

Classe 15

ku-

-ku-

-ko-

Classe 16

pa-

-po-

-po-

Classe 17

ku-

-ko-

-ko-

Classe 18

mu-

-mo-

-mo- 

 

 


LEZIONE N°5

VERBI

Il verbo swahili ha una struttura morfologica molto complessa che prevede, in genere, almeno tre elementi e cioè:
CS concorde soggettivo (accorda il verbo col soggetto)
MV modificatore verbale (indica il tempo e/o il modo)
BV base verbale (porta il contenuto semantico)

CS + MV + BV = ni + na + ona = io + presente + vedere = io vedo
CS + MV + BV = u + li + ona = tu + pasassato + vedere = tu vedesti
CS + MV + BV = a + ta + ona = egli + futuro + vedere = egli vedrà

Il pronome compl. oggetto si inserisce nel verbo prima della base.

mwalimu anasoma kitabu = il maestro legge il libro
mwalimu anakisoma = il maestro lo legge (il libro)

Anche il relativo soggetto si inserisce nel verbo:
mwalimu anayesoma kitabu = il maestro che legge il libro

Il relativo oggetto, anch'esso inserito nel verbo, richiede anche l'inserimento del CO:
kitabu anachokisoma mwalimu = il libro che il maestro legge

La sequenza degli elementi verbali è quindi:
(Neg).CS.(Neg).MV.(CR).(CO).BV., dove CR e CO sono indicati tra parentesi in quanto non necessariamente presenti; gli elementi negativi sono presenti invece in una delle due posizioni, non in entrambe.

I Relativi

La clausola relativa si può rendere in swahili in due modi:
-con amba- (a cui va aggiunto il CR) seguito dal verbo;
-con i CR infissi nel verbo nei tempi presente ( -na- ), passato rem. ( -li- ), futuro ( -taka- ) e al negativo ( -si-).

Relativo soggetto
mtu anaendesha gari = l'uomo guida la macchina
mtu anayendesha gari = l'uomo che guida la macchina
mtu ambaye ameendesha gari = l'uomo che ha guidato la macchina

Relativo oggetto
gari inakimbia = la macchina corre
gari inayokimbia = la macchina che corre
gari iliyokimbia = la macchina che ha corso
gari ambayo imekimbia = la macchina che ha corso

Il contenuto semantico della base verbale può essere modificato tramite l'aggiunta dei cosiddetti estensori verbali. Queste sono le principali estensioni:

  • applicativa -i(l), -e(l)
    -soma
    = leggere
    -somea
    = leggere a, per
  • causativa -i, -iz, -ish, -e, -ez, -esh
    -panda
    = salire
    -pandisha
    = far salire
  • contraria -u(l), -o(l)
    -funga =
    legare
    -fungua
    = sciogliere
  • passiva -w-, -iw, -ew
    -samehe =
    perdonare
    -samehewa
    = essere perdonato
  • potenziale -ik-, -ek
    -vunja =
    rompere
    -vunjika
    = essere rotto
  • reciproca -an-
    -kuta =
    incontare
    -kutana
    = incontrarsi
     

 


LEZIONE N°6

LO SCHEMA DELLA CONIUGAZIONE

I verbi swahili si coniugano secondo i modi e i tempi. Esistono tempi semplici e tempi composti, formati con l'ausiliare essere. Vi è una coniugazione affermativa e una coniugazione negativa. Nello schema seguente sono riassunti i vari tempi e modi. Gli elementi tra parentesi segnalano che è ammessa la presenza del complemento oggetto e del relativo infisso nel verbo.

Infinito

  • semplice KUsoma leggere
  • KU(ki)soma leggerlo (il libro)
  • negativo KUTOsoma* non leggere
  • negativo KUTO(ki)soma non leggerlo

Imperativo

  • semplice soma!* leggi!, somENI!* leggete!
  • (ki)somE! leggi(lo)!, (ki)somENI! leggete(lo)!
  • esortativo KA(ki)somE! che tu (lo) legga!
  • negativo uSI(ki)somE che tu non (lo) legga!

Indicativo

  • presente progress. niNAsoma* leggo (adesso)
  • niNA(ki)soma (lo) leggo (adesso)
  • niNA(cho)(ki)soma (il libro) che leggo (adesso)
  • presente semplice nA(ki)soma (lo) leggo (in genereale)
  • presente abituale HUsoma legge (d'abitudine; per tutte le pers.)
  • negativo HAtu(ki)somI non (lo) leggiamo
  • perfetto semplice niMEsoma* ho letto
  • perfetto in mesha niMESHAsoma ho già letto
  • negativo siJA(ki)soma non (l')ho (ancora) letto
  • passato semplice niLIsoma* lessi
  • niLI(ki)soma (lo) lessi
  • niLI(cho)(ki)soma (il libro) che lessi
  • passato narrativo niKA(ki)soma e io lessi
  • passato in ka- KAsoma ha letto (solo 3 a pers.)
  • negativo siKU(ki)soma non (lo) lessi

Futuro

  • semplice niTAsoma* leggerò
  • niTA(ki)soma (lo) leggerò
  • futuro relativo niTAKA(cho)(ki)soma (il libro) che leggerò
  • negativo sitasoma* non leggerò

relat. atemporale nisoma(ye) leggente
relativo negativo niSIchokisoma (il libro) che non leggo, lessi, leggerò

Situativo

  • semplice niKI(ki)soma leggendo(lo) (io)
  • negativo niSIPO(ki)soma non leggendo(lo) (io)

Congiuntivo

  • semplice ni(ki)somE che io (lo) legga
  • consecutivo niKA(ki)somE e che io (lo) legga, vada a legger(lo)
  • negativo niSI(ki)somE che io non (lo) legga, vada a leggerlo

Condizionale

  • presente niNGEsoma* se leggessi, leggerei
  • niNGE(ki)soma se (lo) leggessi, leggerei
  • negativo siNGEsoma* se non leggessi, leggerei
  • negativo siNGE(ki)soma se non (lo) leggessi, leggerei
  • passato niNGALIsoma* se avessi letto
  • niNGALI(ki)soma se (lo) avessi letto
  • siNGALIsoma* se non avessi letto
  • siNGALi(ki)soma se non (lo) avessi letto

Concessivo

  • reale niNGA(ki)soma anche se io (lo) leggo
  • ipotetico niJAPO(ki)soma* anche se (lo) leggessi

L'asterisco segnala i tempi e i modi in cui le forme verbali a base monosillabica (oltre alle basi vocaliche bisillabiche -enda - andare, -isha -finire) trattengono il ku- dell'infinito (se non hanno il concorde oggettivo infisso e se non portano estensori). Vediamo per es. kula - mangiare:

kula! = mangia!
kile! =
mangialo!
nimekula =
ho mangiato
nimekila =
l'ho mangiato
 

 


LEZIONE N°7

PRINCIPALI TEMPI POSITIVI

INDICATIVO

 

Presente

Progr. Semplice

Abituale

 

Leggo (adesso)

Leggo (general.)

Leggo (abituale)

Io

ninasoma

nasoma

husoma

Tu

unasoma

wasoma

husoma

Egli

anasoma

asoma

husoma

Noi

tunasoma

twasoma

husoma

Voi

mnasoma

mwasoma

husoma

Essi

wanasoma

wasoma

husoma

 

Cade (adesso)

Cade (generalmente)

cl.3

unaanguka

waanguka

cl.4

inaanguka

yaanguka

cl.5

linaanguka

laanguka

cl.6

yanaanguka

yaanguka

cl.7

kinaanguka

chaanguka

cl.8

vinaanguka

vyaanguka

cl.9

inaanguka

yaaguka

cl.10

zinaanguka

zaanguka

cl.11

panaanguka

paanguka

cl.15

kunaanguka

kwaanguka

cl.16

panaanguka

paanguka

cl.17

kunaanguka

kwaanguka

cl.18

mnaanguka

mwaanguka

 

 

Passato Prossimo

Passato Remoto

Futuro Semplice

 

Ho letto

Lessi

Leggerò

Io

nimesoma

nilisoma

nitasoma

Tu

umesoma

ulisoma

utasoma

Egli

amesoma

alisoma

atasoma

Noi

tumesoma

tulisoma

tutasoma

Voi

mmesoma

mlisoma

mtasoma

Essi

wamesoma

walisoma

watasoma

 

È caduto

Cadde

Cadrà

cl.3

umeanguka

ulianguka

utaanguka

cl.4

imeanguka

ilinguka

itaanguka

cl.5

limeanguka

lilianguka

litaanguka

cl.6

yameanguka

yalianguka

yataanguka

cl.7

kimeanguka

kilianguka

kitaanguka

cl.8

vimeanguka

vilianguka

vitaanguka

cl.9

imeanguka

ilianguka

itaanguka

cl.10

zimeanguka

zilianguka

zitaanguka

cl.11

umeanguka

ulianguka

utaanguka

cl.15

kumeanguka

kulianguka

kutaanguka

cl.16

pameanguka

palianguka

palianguka

cl.17

kumeanguka

kulianguka

kutaanguka

cl.18

mmeanguka

mlianguka

mtaanguka

 

 

Congiuntivo Presente

Concessivo Reale

Concessivo Ipotetico

 

Legga, leggessi

Leggerei

Avessi letto

Io

nisome

ningesoma

ningalisoma

Tu

usome

ungesoma

ungalisoma

Egli

asome

asome

angalisoma

Noi

tusome

tungesoma

tungalisoma

Voi

msome

mngesoma

mngalisoma

Essi

wasome

wangesoma

wangalisoma

 

Cada, cadesse

Cadrebbe

Fosse caduto

cl.3

uanguke

ungeanguka

ungalianguka

cl.4

ianguke

ingenguka

ingalianguka

cl.5

lianguke

lingeanguka

lingalianguka

cl.6

yanguke

yangeanguka

yangalianguka

cl.7

kianguke

kingeanguka

kingalianguka

cl.8

vianguke

vingeanguka

vingalianguka

cl.9

ianguke

ingeanguka

ingalianguka

cl.10

zianguke

zingeanguka

zingalianguka

cl.11

uanguke

ungeanguka

ungalianguka

cl.15

kuanguke

kungeanguka

kungalianguka

cl.16

paanguke

pangeanguka

pangalianguka

cl.17

kuanguke

kungeanguka

kungalianguka

cl.18

mwanguke

mngeanguka

mngalianguka


 

Presente

Passato Prossimo

Passato Remoto

Futuro Semplice

 

non leggo

non ho letto

non lessi

non leggerò

Io

sisomi

sijasoma

sikusoma

sitasoma

Tu

husomi

hujasoma

hukusoma

hutasoma

Egli

hasomi

hajasoma

hakusoma

hatasoma

Noi

hatusomi

hatujasoma

hatukusoma

hatutasoma

Voi

hamsomi

hamjasoma

hamkusoma

hamtasoma

Essi

hawasomi

hawajasoma

hawakusoma

hawatasoma

 

non cade

non è caduto

non cadde

non cadrà

cl.3

hauanguki

haujaanguka

haukuanguka

hautaanguka

cl.4

haianguki

haijaanguka

haikuanguka

haitaanguka

cl.5

halianguki

halijaanguka

halikuanguka

halitaanguka

cl.6

hayaanguki

hayajaanguka

hayakuanguka

hayataanguka

cl.7

hakianguki

hakijaanguka

hakikuanguka

hakitaanguka

cl.8

havianguki

havijaanguka

havikuanguka

havitaanguka

cl.9

haianguki

haijaaaguka

haikuanguka

haitaanguka

cl.10

hazianguki

hazijaanguka

hazikuanguka

hazitaanguka

cl.11

hauanguki

haujaanguka

haukuanguka

hautaanguka

cl.15

hakuanguki

hakujaanguka

hakukuanguka

hakutaanguka

cl.16

hapaanguki

hapajaanguka

hapakuanguka

hapataanguka

cl.17

hakuanguki

hakujaanguka

hakukuanguka

hakutaanguka

cl.18

hamwanguki

hamjaanguka

hamkuanguka

hamtaanguka

 

 

Congiuntivo Presente

Concessivo Reale

Concessivo Ipotetico

 

Non legga

Non leggessi, non leggerei

Non avessi letto

Io

nisisome

singesoma

singalisoma

Tu

usisome

hungesoma

hungalisoma

Egli

asisome

hangesoma

hangalisoma

Noi

tusisome

hatungesoma

hatungalisoma

Voi

msisome

hamngesoma

hamngalisoma

Essi

wasisome

hawangesoma

hawangalisoma

 

Non cada

Non cadesse, non cadrebbe

Non fosse caduto

cl.3

usianguke

haungeanguka

haungalianguka

cl.4

isianguke

haingeanguka

haingalianguka

cl.5

lisianguke

halingeanguka

halingalianguka

cl.6

yasianguke

hayangeanguka

hayangalianguka

cl.7

kisianguke

hakingeanguka

hakingalianguka

cl.8

visianguke

havingeanguka

havingalianguka

cl.9

isianguke

haingeaanguka

haingalianguka

cl.10

zisianguke

hazingeanguka

hazingalianguka

cl.11

usianguke

haungeanguka

haungalianguka

cl.15

kusianguke

hakungeanguka

hakungalianguka

cl.16

pasianguke

hapangeanguka

hapangalianguka

cl.17

kusianguke

hakungeanguka

hakungalianguka

cl.18

msianguke

hamngeanguka

hamngalianguka 

 

 

 

 


LEZIONE N°8

VERBO ESSERE

 

Presente*

Passato Prossimo

Passato Remoto

Futuro Semplice

 

Sono

Sono stato

Fui

Sarò

Io

ni

nimekuwa

nilikuwa

nitakuwa

Tu

u

umekuwa

ulikuwa

utakuwa

Egli

a

amekuwa

alikuwa

atakuwa

Noi

tu

tumekuwa

tulikuwa

tutakuwa

Voi

m

mmekuwa

mlikuwa

mtakuwa

Essi

wa

wamekuwa

walikuwa

watakuwa

cl.3

u

umekuwa

ulikuwa

utakuwa

cl.4

i

imekuwa

ilikuwa

itakuwa

cl.5

li

limekuwa

lilikuwa

litakuwa

cl.6

ya

yamekuwa

yalikuwa

yatakuwa

cl.7

ki

kimekuwa

kilikuwa

kitakuwa

cl.8

vi

vimekuwa

vilikuwa

vitakuwa

cl.9

i

imekuwa

ilikuwa

itakuwa

cl.10

zi

zimekuwa

zilikuwa

zitakuwa

cl.11

u

umekuwa

ulikuwa

utakuwa

cl.15

ku

kumekuwa

kulikuwa

kutakuwa

cl.16

pa

pamekuwa

palikuwa

patakuwa

cl.17

ku

kumekuwa

kulikuwa

kutakuwa

cl.18

m(u)

mmekuwa

mlikuwa

mtakuwa 

 


LEZIONE N°9

CONCORDI AGGETTIVALI E NOMINALI

Classe

Singolare/Plurale

1/2

m-, mw-*/ wa- , wa- *

3/4

m-, mw-*/mi-, my-*

5/6

-, j-*, ji-/ma-, m-*

7/8

ki-, ch-*/vi-, vy-*

9/10

-, n-, ny-*, m-, etc./-, n-, ny-*, m-, etc.

11/10

m-, mw-*/n-, ny-*, etc.

12/13

ka-/tu- (dim. in uso in alcune lingue bantu della Tanzania e importati nel kiswahili).

15

ku- kw-*

N. B. I concordi segnati con * si usano davanti agli aggetti che cominciano per vocale. Gli aggettivi -eusi, -ingi, -ingine in cl. 2 fanno weusi, wengi, wengine. 

Classe

-angu, etc. ; -a

-le, -pi, h-

-ote

amba-

-enye, -enyewe

1/2

w-/w-

yu-/wa-

y-/w-

-ye/-o

mw-/w-

3/4

w-/y-

u-/i-

w-/y-

-o/-yo

w-/y-

5/6

l-/y-

li-/ya-

l-/y-

-lo/-yo

l-/y-

7/8

ch-/vy-

ki-/vi-

ch-/vy-

-cho/-vyo

ch-/vy-

9/10

y-/z-

i-/zi-

y-/z-

-yo/-zo

y-/z-

11/10

w-/z-

u-/zi-

w-/z-

-o/-zo

w-/z-

15

kw-

ku-

kw-

-ko

kw-

16

p-

pa-

p-

-po

p-

17

kw-

ku-

kw-

-ko

kw-

18

mw-

mu-, m-

mw-

-mo

mw- 


LEZIONE N°10

FRASI DI USO COMUNE